Santa Maria al Bagno

Aggiornato il: 25-03-2024

Santa Maria al Bagno

Santa Maria al Bagno dove si trova

Santa Maria al Bagno si trova in Puglia, nel Salento. Fa parte del Comune di Nardò, in provincia di Lecce. Fa parte delle spiagge della Puglia che affacciano sul Mar Ionio ed è situata vicino le spiagge di Santa Caterina e le spiagge di Gallipoli. Santa Maria al Bagno, infatti è facilmente raggiungibile da Santa Caterina, oltrepassando il Promontorio dell'Aspide che separa i due posti di mare.

Com'è il mare a Santa Maria al Bagno

Il mare di Santa Maria al Bagno

Come tutte le spiagge del tratto di costa Ionica vicino le spiagge di Gallipoli, il mare a Santa Maria al Bagno è caratterizzato da acqua limpida e cristallina, ideale per gli amanti dello snorkeling e particolarmente adatta alla famiglie per via delle sue acque poco profonde e la presenza di secche. Le lunghe distese di sabbia finissima e bianca alternate da zone con presenza di scogli accolgono numerose strutture balneari e spiagge libere fino a Santa Caterina ed oltre.

Santa Maria al Bagno spiagge

Santa Maria al Bagno spiaggia

Il litorale di Santa Maria al Bagno si caratterizza per le coste basse per la maggior parte sabbiose con tratti rocciosi. 

Il mare della spiaggia di Santa Maria al Bagno è caratterizzato dall'acqua pulita, soprattutto nei periodi di bassa presenza di turisti.

La spiaggia principale è situata in posizione centrale, nella località marittima di Santa Maria al Bagno, offrendo tutti i servizi necessari ai bagnanti. La spiaggia è inoltre a pochi passi da alcuni dei migliori ristoranti della zona.

La bellezza del mare nella località di Santa Maria al Bagno è la principale attrazione per famiglie e bambini, ed in generale per tutti i visitatori.

Le spiagge sono servite da stabilimenti balneari e lidi attrezzati, che offrono tutti i servizi necessari per permettere a chiunque di passare l'intera giornata al mare senza farsi mancare niente.

Oltre alla spiaggia in città, molte persone amano prendere il sole sui numerosi scogli che offrono anche accesso all'acqua.

Santa Maria al Bagno cosa vedere

Santa Maria al Bagno cosa vedere

Santa Maria al Bagno è una ridente località marittima del salento, situata tra Gallipoli e Santa Caterina. Una giornata a Santa Maria al Bagno è piacevole, con la sua acqua pulita, l'atmosfera piacevole, i luoghi interessanti e i bei caffè.

Il promontorio di Punta dell'Aspide divide la cittadina da Santa Caterina.

Una delle principali attrattive di Santa Maria al Bagno sono i fondali marini ricchi di vita e di colori.

Il mare di Santa Maria al Bagno richiama appassionati di immersioni da tutto il mondo, ed è per questo che le immersioni sono una delle attività più piacevoli se si è in vacanza in questa località.

Sono tantissime le escursioni e le gite in barca, organizzate dalle numerose agenzie sul territorio, che permettono ai visitatori di scoprire le meraviglie del mare, le spiaggette, gli anfratti e le grotte segrete sulla parte rocciosa del litorale.

Per gli appassionati delle lughe spiagge sabbiose consigliamo di visitare anche le spiagge di Gallipoli, che dista solo 9 km e si raggiunge in poco tempo da Santa Maria al Bagno.

Verso il lato nord della città, nel punto più alto c'è un'alta croce, un faro per i marinai e un punto di riferimento locale.

A sud del territorio invece sono presenti quattro antiche torri saracene costruite sia come postazioni di avvistamento per le incursioni saracene via mare, sia come protezione della sorgente d'acqua dolce della città.

Santa Maria al Bagno la storia

Santa Maria al Bagno somiglia a molte delle piccole, normali, cittadine pugliesi sul mare ma in realtà la cornice del suo splendido lungomare racchiude una storia impressionante.

La storia di Santa Maria al Bagno ha inizio nel periodo preistorico e culmina, con onore, alla fine della seconda guerra mondiale.

Le testimonianze preistoriche fanno risalire la fondazione del paese ai Messapi. Fuori città, in Contrada Mondo Nove, esistono diverse antiche tombe del periodo mesapico.

I Romani contribuirono alla crescita economica e culturale della cittadina e del territorio circostante ricco di risorse. Difatti nel 272 AC i Romani si stabilirono nella località costruendo le terme e un porto, chiamato Nauna, che ha contribuito nei secoli alla sopravvivenza ed allo sviluppo della cittadina.

Durante il medioevo, nel 1100, i Cavalieri Templari si stabilirono nella cittadina, costruendo un monastero e un'abbazia, dandole il nome di Sancta Maria al Balneum ovvero il nome moderno della città. La città fu allora meta di pellegrinaggio e di passaggio per coloro che transitavano per visitare la terra santa.

Nei secoli successivi la cittadina, come tante altre lungo le coste pugliesi, fu tormentata da continue incursioni da parte di pirati prima e da parte dei saraceni successivamente. La cittadina fu saccheggiata e distrutta molte volte al punto che i cittadini furono costretti a trasferirsi nell'entroterra abbandonando le loro case per secoli.

Solo nel XVI secolo Santa Maria al Bagno riprese ad essere abitata grazie alle difese costiere costruite da Carlo V allo scopo di combattere le incursioni saracene.

In particolare qui furono costruite quattro torri a protezione del territorio, anzichè una singola torre come nella maggior parte costruzioni difensive lungo la costa, che sono ancora presenti nella parte meridionale del territorio. Le 4 torri avevano lo scopo infatti non solo di segnalare la presenza di incursioni alle altre torri ma anche di proteggere la sorgente d'acqua della città proveniente dal fiume Galatena.

Con la costruzione delle torri la cittadina acquistò nuova vita e la nobiltà del tempo iniziò la costruzione di ville per poter fare vacanze al mare. Da allora la zona inizio a crescere come meta di villeggiatura.

Con le nuove torri sorsero nuove residenze per famiglie nobili, che desideravano una vacanza al mare, e la zona iniziò a crescere come meta di villeggiatura.

Da meta dei pellegrini, nei secoli precedenti, Santa Maria al Bagno si trasformò in rifugio, tra il 1943 ed il 1947, per migliaia di ebrei liberati dai campi di concentramento. La cittadinà fornì infatti ai reduci ricovero, cure mediche ed una comunità tranquilla in cui avrebbero potuto curare le loro ferite fisiche e spirituali, in modo da potergli permettere l'inizio di una nuova vita. Molti degli ebrei ospitati si trasferirono successivamente in America, Australia, Istraele o nel resto d'Europa. Un murale ed un museo testimoniano la presenza dei campi di rifugio e tengono viva la memoria di quegli eventi.

Ma la storia non si è fermata qui, perché Santa Maria al Bagno, che era stata una tappa per i pellegrini, è tornata ad essere un rifugio dal 1943 al 1947, quando ospitò migliaia di ebrei liberati dai campi di concentramento per fornire loro ricovero, cure mediche e una comunità fino a quando non avrebbero potuto iniziare la loro nuova vita, in America, Europa, Australia o Israele. Migliaia di persone sono state accolte nei "campi" di rifugio ma senza recinzioni né confinamenti. C'è un museo e un murale in omaggio a questi eventi, e la città è stata insignita del Medaglio d'Oro dal presidente italiano per i loro atti.