Cattedrale di Otranto, Castello Aragonese

Aggiornato il: 25-03-2024

Cattedrale di Otranto, Castello Aragonese

Due importanti luoghi da visitare nella città di Otranto sono la Cattedrale e il Castello. La prima è simbolo della cristianità; il secondo fu fondamentale per difendersi dagli attacchi Turchi.

La Cattedrale di Otranto è considerata il simbolo della cristianità, per gli eventi accaduti nel 1480, quando con l’invasione Ottomana, vennero decapitati tutti coloro che avevano rifiutato di rinnegare il cristianesimo.

La città, in provincia di Lecce, fu liberata con l’arrivo degli Aragonesi e la cattedrale fu ristrutturata.

Questa infatti si presenta in maniera originale, sulla facciata principale si ritrova un rosone gotico costituito da sedici raggi.

Il portale principale è in stile barocco, mentre fu aggiunto successivamente un secondo portale sul lato sinistro.

Le reliquie dei Martiri di Otranto si trovano nella cappella in fondo alla navata destra.

resti di ottocento abitanti massacrati dai Turchi sono oggi esposti all’interno di cinque teche in vetro.

I teschi sono allineati orizzontalmente con le ossa facciali rivolte al visitatore.

Tra questi teschi solo uno è girato al contrario, con lo scopo di far vedere dei fori, precisamente sedici.

Dopo alcuni studi si è arrivata alla conclusione che questo teschio fu usato per procurare polvere di ossa utilizzata per curare alcune malattie.

Tra le cose più belle da ammirare nella Cattedrale di Otranto c’è il mosaico pavimentale. È un’opera che fu terminata nel 1164 ed è estremamente significativa.

Raffigura infatti l’albero della vita e ci racconta il percorso fatto dall’uomo per eliminare il peccato e cercare la salvezza attraverso i personaggi di Adamo ed Eva.

Un'altra importante attrattiva turistica è il Castello Aragonese. La struttura, come noi la vediamo oggi, è il risultato delle continue modifiche effettuate nel corso dei secoli per potersi adattare agli sviluppi delle armi da fuoco e al cambiamento degli attacchi.

Il Castello è circondato da un fossato attraversabile grazie ad un ponte in legno, che originariamente doveva essere levatoio.

Si arriva al piano terra attraversando uno stretto corridoio che ci permette di notare la facciata inspessita, realizzata verso il ‘500.

Tutte le zone del piano si affacciano sul cortile interno.

Sotto il piano terra si allungano una serie di cunicoli e gallerie, mai modificati dalla loro costruzione che costituiscono la parte sotterranea del castello.

È possibile visitare tutti gli ambienti del castello.

Il castello costituisce l’ambientazione del primo romanzo gotico scritto da Horace Walpole nel 1764, intitolato proprio “il castello di Otranto”.